di Marina Crisafi - D'ora in poi beni mobili e immobili all'asta solo online. Prende il via, infatti, la fase di sperimentazione del "Portale delle vendite pubbliche" presentato ieri in conferenza stampa dal ministro Orlando.
Istituito con il decreto legge 83/2015 (c.d. Giustizia per la crescita, unitamente al "pacchetto banche" e alle misure sulle procedure concorsuali ed esecutive), il portale mira ad essere un "marketplace unico" per la pubblicazione e la messa in vendita dei beni mobili e immobili di tutte le procedure concorsuali pendenti sul territorio nazionale (leggi: "Ecco come cambia ancora il processo esecutivo. Tutte le novità del d.l. n. 83/2015").
Il nuovo "marketplace"
Il marketplace, unitamente al "Portale delle procedure" (istituito con il d.l. n. 59/2016) - si legge nel comunicato di via Arenula "costituiscono due dei pilastri del sistema "Com. Mon." (Competition Money). Un sistema che mira a sbloccare la parte qualificata dell'enorme massa creditoria, calcolata in circa 200 miliardi di euro, che frena la ripresa economica di molte imprese fornendo un ulteriore strumento di valorizzazione dei crediti deteriorati, che potrà fungere da volano al relativo mercato". A regime, infatti, tale sistema permetterà "al titolare di un credito che abbia ragionevole e certificata aspettativa di essere soddisfatto nell'ambito di una procedura di insolvenza, di acquistare beni sul marketplace non solo con denaro corrente ma anche con appositi titoli, detti appunto Com. Mon.".
Il percorso di "progressiva informatizzazione della giustizia civile non è, quindi, solo finalizzato al mero risparmio di spesa o al mero incremento di produttività del sistema - conclude la nota del ministero - ma a fornire servizi innovativi, che rechino vantaggi tangibili alla generalità dei cittadini e agli operatori economici".
La pubblicità obbligatoria
Il nuovo portale unificato consentirà a tutti gli interessati di ottenere le informazioni necessarie per le vendite giudiziarie in un unico spazio web gestito dal Ministero della Giustizia, superando così la frammentazione esistente, e per questa via velocizzare le procedure e aumentare la trasparenza delle aste.
A questo fine, la pubblicità sul portale è prevista come obbligatoria, a pena di estinzione della procedura, laddove non venga effettuata nei termini fissati dal giudice.
Ad ottemperare a tale onere sarà il professionista delegato per la vendita, il commissionario o lo stesso creditore procedente, previo pagamento di un contributo di 100 euro per ogni atto esecutivo.
La pubblicazione sul portale sarà effettuata soltanto previa dimostrazione dell'avvenuto pagamento.
Come funziona il nuovo portale
Le principali funzionalità del portale delle vendite pubbliche avviate in via sperimentale sono diverse (v. le slide del ministero, qui sotto allegate).
Il portale si compone di un'area pubblica a cui possono accedere i "fruitori" (ossia l'utente comune, i giudici, le aziende, i cancellieri; ecc.), senza l'impiego di apposite credenziali, sistemi di identificazione e requisiti di legittimazione; e di un'area riservata accessibile, invece, solo ai "gestori", ossia gli utenti abilitati (amministratori di sistema; curatori fallimentari; delegati e incaricati alla vendita; ecc.).
Gli utenti, dunque, potranno accedere liberamente al portale per cercare e visualizzare gli annunci di vendita pubblicati; compilare offerte telematiche di acquisto; iscriversi alla newsletter; consultare la normativa; leggere le notizie e gli avvisi; ecc.
Gli annunci sono ricercabili, dall'apposita sezione, sia per categoria che per tipologia ed è possibile, inoltre, effettuare ricerche mirate (per raggio d'azione; per località geografica; per tribunale e procedura; per prezzo base d'asta; ecc.), potendo altresì visualizzare anche la mappa per individuare l'esatta ubicazione dei beni. Una volta trovato l'annuncio di interesse, accedendo alla pagina di dettaglio si possono ottenere tutte le informazioni sul bene in vendita, oltre che accedere al link per la compilazione dell'offerta telematica.
Nell'area riservata, invece, accederà, previa identificazione informatica, solo chi è addetto alla gestione del portale, al fine di utilizzare le funzionalità del backoffice in base al profilo assegnato (ad es. inserimento avvisi di vendita; consultazione dati statistici; ecc.).
Le slide del Ministero della Giustizia• Foto: 123rf.com